Un prodotto viene certificato “Residuo Zero” solo ed esclusivamente quando i residui fitosanitari di sintesi chimica risultano inferiori a 0,01 mg/kg (10 ppt) al momento della raccolta.
“Residuo Zero” è l’evoluzione della “lotta integrata”: ai già restrittivi parametri previsti dalla normativa per questo tipo di produzione, si aggiungono ulteriori limitazioni nell’impiego dei fitofarmaci.